martedì 12 aprile 2016

Presentata una nuova legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis


Una nuova proposta di legge per affiancare ed integrare quella depositata alla Camera da parte dell’intergruppo “Cannabis legale” e rafforzarla con il supporto di cinquantamila firme a sostegno. Questa l’idea promossa da Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, la CILD – Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, e le associazioni Antigone, La PianTiamo, Canapa Info Point, ASCIA, comunità di OverGrow, la coalizione “Legalizziamo la Canapa” ed il coordinamento degli oltre 250 grow shop italiani.
La legge d’iniziativa popolare “per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati” è stata depositata ieri alla Corte di Cassazione e in poche ore ha già raccolto duemila firme.
La legge di regolamentazione è rivolta ai maggiorenni e prevede, tra l’altro, la libertà di auto-coltivazione individuale o associata nei “Cannabis social club”, pratiche semplificate per la produzione commerciale, accesso semplificato e garantito alla cannabis terapeutica per i malati, l’utilizzo dei proventi della tassazione della cannabis in attività informative e sociali, ladepenalizzazione totale dell’uso personale di tutte le sostanze e la liberazione per i detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.
L’iniziativa vuole contribuire, con la sottoscrizione di almeno 50.000 italiani nei prossimi sei mesi,alle attività istituzionali dell’inter-gruppo parlamentare per la cannabis legale promosso dal senatore Benedetto della Vedova esattamente un anno fa. Il testo parte dalla versione calendarizzata alla Camera e la arricchisce per rendere il modello di regolamentazione quanto più libero possibile. Raggiunte le firme necessarie il testo verrà presentato in Parlamento per esser incluso nell’iter parlamentare in corso.

Ecco cosa prevede la proposta di legge
 per la regolamentazione della produzione, del consumo e del commercio della cannabis e suoi derivati presentata:
  •  Auto-coltivazione libera fino a cinque piante, con comunicazione da sei a 10.
  • Possibilità di associazione in cannabis social club non a fini di lucro (fino a un massimo di 100 componenti che possono coltivare cinque piante femmine a testa).
  • Coltivazione e fini commerciali previa comunicazione dell’inizio della coltivazione, nome e varietà di cannabis utilizzate e quantità di seme per ettaro.
  • Sulle confezioni dei prodotti sarà specificato il livello di THC, la provenienza geografica e l’avvertimento che “un consumo non consapevole può danneggiare la salute”.
  • I rivenditori non potranno essere nelle immediate vicinanze delle scuole né sarà possibile pubblicizzare i prodotti.
  • Promozione ulteriore dell’accesso ai cannabinoidi medici ampliandolo chiaramente ai malati affetti da sintomatologie che rispondano favorevolmente ai preparati.
  • Controllo della produzione è affidato alla direzione generale sulle frodi agro-alimentari del Ministero delle politiche agricole e dal Comando carabinieri per la tutela della salute presso il Ministro della salute.
  •  Relazione annuale al Parlamento.
  • Tassazione mutuata dal “Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative” del 1995.
  • Sanzioni amministrative fino a un massimo di 5000 euro per chi viola la nuova normativa.
  • Nuovi introiti destinati a: 10% per campagne informative, 15% per attività di previdenza sociale, 15% per attività di assistenza sociale, 20% per la riduzione delle imposte sul lavoro e impresa e per il finanziamento di incentivi all’occupazione, 30% per investimenti produttivi, il rimanente 10% per la riduzione del debito pubblico.
  • Vengono infine abolite tutte le sanzioni penali anche per l’uso personale di tutte le altre sostanze proibite e si introduce una norma volta alla scarcerazione di coloro che hanno subito una condanna relativa a condotte legalizzate con la proposta di legge.
Il testo integrale, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, può essere consultato su